Minimal la mia vita? Si credo di poter dire che il mio stile di vita è minimalista. Questo non significa che vivo circondata dal nulla. Anzi molti oggetti mi accompagnano ancora perché mi danno gioia, alcuni sono un po’ come una coperta di Linus, rassicuranti.
Ciò che è minimal è il mio approccio all’acquisto. Non sono mai stata una shopping addicted, ma ormai da tempo prima di comprare qualcosa mi chiedo “ne ho veramente bisogno?”, “ho qualche alternativa?”.
Sembra incredibile quanto possa fare una semplice domanda, eppure ti fa mettere i piedi per terra e, lasciando andare l’istinto, emerge la ragione, o meglio, una diversa consapevolezza delle proprie necessità e priorità. Quella per me è la vocina da seguire.
Questa vocina mi ha permesso negli anni di evitare di accumulare oggetti inutili e vestiti che avrei finito per regalare. Inoltre facendo meno shopping, ho più tempo libero che posso dedicare alla lettura, a una bella camminata o ad aiutare chi ne ha bisogno. Il tempo manca sempre e averne di libero mi consente di rigenerare mente e corpo.
Quando viaggio evito di acquistare mille ninnoli carini che a breve andrebbero a finire dentro una scatola o sul fondo di un cassetto. Certo un ricordo lo porto sempre a casa, possibilmente utile e che mi regali un sorriso quando lo uso o lo vedo.
Del resto viviamo di emozioni ed io scelgo di vivere più di sensazioni che di “cose”.
Ho vissuto a lungo in appartamenti e luoghi decisamente piccoli e questo sicuramente mi è servito a rendermi consapevole che si ha bisogno di meno di quanto si possa pensare.
Probabilmente anche tu tendi a indossare sempre quelle solite tre quattro cose che ti piacciono di più, o quelle scarpe con cui stai tanto comoda, perciò perché avere un armadio pieno?
In cucina finisco sempre per utilizzare le stesse pentole e padelle che sostituisco quando sono finite, evito così di accumulare ciò che in realtà non mi serve. Anche se hai una famiglia numerosa, prova a pensare la relatà è la stessa: quattro sono i fuochi e uno il forno, si fa presto a far tornare i conti, non credi?
Il minimalismo ti rende anche molto creativo e quando hai bisogno di un contenitore, puoi riciclare scatole o barattoli. Puoi personalizzare ogni cosa come preferisci e organizzare così i tuoi spazi in modo originale.
In cucina personalmente preferisco in assoluto il vetro, più salutare ed igienico. I vasetti con coperchio sono ideali per conservare cibi e spezie. In questo modo riduco la plastica e la spazzatura in generale, migliorando l‘impatto sull’ambiente.
Già perché essere minimal ti regala una nuova consapevolezza di te stesso, ma anche dell’ambiente in cui vivi, perciò le tue scelte sono più attente e rispettose.
Eviti la plastica e gli oggetti usa e getta a favore di qualcosa di riciclabile o che consenta un uso di lunga durata come le borse della spesa in tessuto, le bottiglie in vetro o le stoviglie biodegradabili.
Se segui la strada verso il minimalismo è perché vuoi dare più valore a te stesso e a ciò che ti circonda. Ricerchi una vita più “pulita” e leggera dentro e fuori, per accrescere il tuo ben-essere.
Quel ben-essere che coltivi anche quando fai la spesa, scegliendo cibi sani, possibilmente poco processati, prodotti nel rispetto della natura e dell’ambiente.
Non temere avere una vita minimal non significa necessariamente diventare vegetariani o vegani. Significa piuttosto essere consapevoli di ciò con cui ti nutri e come arriva a te.
Essere più attenti all’ambiente ti porta a scoprire modi più naturali per pulire, fare il bucato e adattare la saggezza delle nonne al XXI° secolo.
Uno stile di vita minimal è applicabile a 360° e per me alla fine significa:
- acquistare meno, ma acquistare meglio;
- avere più tempo da dedicare a me stessa e agli altri;
- circondarmi di chi e di cosa mi fa stare bene;
- nutrirmi in modo sano e consapevole, evitando il cibo spazzatura;
- sprecare meno, riciclare di più;
- rispettare l’ambiente e la natura con le mie scelte;
- gestire meglio le mie risorse.
C’è tutto da guadagnare. Che dici scegli anche tu di vivere minimal?
Lasciami un commento, sono curiosa di sapere cosa ne pensi.