L’abbraccio è un gesto semplice carico di un’energia e di un affetto incredibile. Purtroppo per alcuni non nasce spontaneo, forse perché considerato un’invasione quasi intima. Eppure in molte occasioni un semplice abbraccio vale più di mille parole.
Jung, padre della psicanalisi, affermava: “il bambino che non riceve l’abbraccio della madre, che non verrà accolto dal suo amore, il figlio che non ritroverà il calore del ventre che lo ha protetto; ecco per quell’infante sarà molto difficile trovare la forza di divenire uomo forte e magnanimo, pronto a darsi agli altri, disposto ad abbracciare anch’egli la sofferenza e la felicità di chi ama.”
La terapia dell’abbraccio è nota e supportata da studi scientifici che sottolineano come questo gesto istintivo porti notevoli vantaggi fisici e psicologici. Per ottenere dei benefici quotidiani dagli abbracci e stimolare le endorfine (gli ormoni del benessere) ne servirebbero da quattro a dodici.
Un abbraccio riattiva la respirazione, la circolazione, l’apprendimento, lo sviluppo affettivo, il corretto funzionamento ormonale, il rafforzamento delle difese immunitarie, la resistenza allo stress, la formulazione del linguaggio, la maturazione delle connessioni neurologiche (per lo sviluppo motorio e intellettuale) ed endocrine. Senza contare le implicazioni psicologiche: attraverso il contatto si sente che le persone ci accettano e ci amano, il che accresce la nostra autostima.
In Australia Juan Mann, a sostegno del valore emotivo e psicologico legato a questo gesto, ha lanciato la “Free Hugs Campaign”. Le persone coinvolte portano un cartello con la scritta “Free Hugs” e si rendono disponibili ad offrire, a chi ne avesse bisogno, un abbraccio caldo e rassicurante. Questa originale idea ha inspirato la nascita in tutto il mondo di molteplici “movimenti degli abbracci” a cui ha aderito anche l’Italia.
L’abbraccio è la via del cuore che fa cadere ogni barriera. Grazie ad esso ci si lascia andare all’accettazione di sé e dell’altro con cui si entra in relazione per sperimentare una meravigliosa sensazione di calma e serenità.
L’abbraccio di una madre è anche quello che regala Mata Amritanandamayi, conosciuta come Amma. Ovunque vada la piccola religiosa indiana, trova migliaia di persone che l’aspettano per affondare il capo fra le sue braccia e guarire così dalle loro ansie e dalle loro sofferenze. Un gesto dagli effetti straordinari, simbolo di tutti i progetti umanitari realizzati dall’organizzazione Embracing the World.
L’abbraccio di Amma è un dono prodigioso dalle vibrazioni terapeutiche che ha portato anche alla cura di casi di malattia. Amma e la folla che la segue dimostrano quanto tutti noi abbiamo bisogno di un gesto d’amore e di pace come l’abbraccio.
Per quanto mi riguarda la mia crescita non è stata accompagnata da molti abbracci, ma fortunatamente lungo il mio cammino ho incontrato tante persone speciali che mi hanno insegnato come sia importante esprimere amore e compassione proprio con questo gesto meraviglioso. Ora credo nel potere della terapia dell’abbraccio e cerco di metterla in pratica il più possibile.
Prova anche tu sarai sorpreso dal bene che ti torna. E poi fammi sapere.