Social network e web: se ci sei allora esisti!

socialSocial Network e Web

Il web, strumento prezioso che ci viene in aiuto quando non ricordiamo una data, un significato, quando dobbiamo cercare idee o magari un lavoro. Per molti web significa principalmente social network, quasi azzerando le sue molteplici potenzialità. La massiccia presenza nei social e la dipendenza che ne è nata, ha cambiato notevolmente le abitudini e la vita della maggior parte di noi. Basti vedere come business e politica, consapevoli del valore mediatico raggiunto dai social, usino questi canali per comunicare con la gente.

Chiunque oggi abbia uno smartphone è perennemente connesso. Per giovani e meno giovani, essere sui social network sembra il mezzo per rendere tangibile la propria esistenza. I social da un lato abbattono muri generazionali, dall’altro purtroppo danno spazio a cattivo gusto e scarso buon senso, arginabili forse da criteri e regole più appropriate, non ancora formulate.

A volte penso che Umberto Eco avesse ragione quando affermava: “internet ha dato voce a una legione di imbecilli” riferendosi in primis al ruolo che dovrebbero avere giornali e giornalisti, nel verificare le informazioni. Questa sua affermazione è però, ben applicabile anche a quanto viene pubblicato sui social media, che spesso risponde a fatica a criteri etici e di semplice “buon senso”. Come diceva Eco “chi parlava a sproposito al bar veniva messo a tacere”, sui social purtroppo la logica è un’altra: dire qualcosa, giusto o sbagliato, permette, ahimè, di esistere.

E’ pur vero che grazie a social, app e web, molte persone si sentono meno sole, commentano o interagiscono superando le loro paure, schermate da un display. Alcuni trovano il coraggio di dire o fare cose che nella realtà probabilmente eviterebbero. Ma stiamo parlando di un mondo virtuale, pericolosamente illusorio.

Le medaglie hanno sempre due facce, e se da un lato social network, app e web hanno molteplici aspetti positivi, dall’altro a mio avviso, spesso rendono la comunicazione virtuale una distorsione della realtà.

Non a caso il professor Vittorino Andreoli, noto psichiatra e scrittore, vede i social media come una compensazione per chi ha una percezione disfunzionale della realtà, con difficoltà a distinguere il virtuale dal reale. A suo dire “i social sono un bisogno di esistere perché siamo morti”. Parole forti che però delineano un problema sociale, fatto di solitudine e isolamento.

social“No social” Il valore della presenza

Ammetto che a volte mi sento “antica” se penso come la tecnologia abbia cambiato la nostra vita, nel bene e nel male, e provo nostalgia di quella fatta di persone, valori e contatti. L’attesa di una lettera, la sorpresa di un biglietto d’auguri, la gioia di una telefonata, una chiacchierata vera: sembrano cose d’altri tempi eppure succedeva fino all’altro ieri.

Grazie a internet, app e tecnologie innovative, possiamo restare in contatto con amici e famigliari lontani, vederli in tempo reale e condividere con loro ogni cosa immortalata in una foto o in un video. Questo sicuramente aiuta, ma la presenza è un’altra cosa e pensare che queste pillole virtuali possano sostituirla, mi sembra al quanto azzardato.

Per questo guardo con interesse e gioia quanto si sta evidenziando in questi anni come il ritorno alla natura, uno stile di vita più semplice e naturale, la riscoperta di se stessi, la socializzazione “reale”. Sembra che l’aspetto umano rivendichi il suo valore e il suo spazio, nel tentativo di lasciare alla tecnologia il ruolo di strumento.

Per me essere presenti significa innanzi tutto, essere allineati con la propria anima. In ascolto di noi stessi e di chi ci circonda. Non è casuale che da anni sempre più persone si avvicinino a discipline olistiche e a percorsi di crescita personale. Meditazione e yoga spesso sono preferiti a training sfrenati nelle palestre. Immersi quotidianamente nel frastuono, abbiamo bisogno di silenzio, di calma, di staccare per ritrovarci in una dimensione più umana e meno tecnologica.

Credo che un uso più consapevole del web e dei social network sia l’indirizzo da seguire. Gli strumenti digitali, devono essere usati in quanto tali, cogliendone tutti i vantaggi, senza volersi sostituire alla vita reale.

socialAfferma la tua esistenza con la tua presenza

Ricorda che esisti a prescindere dal tuo profilo sui social, perché interagisci con le persone. Del resto la vita è fatta di relazioni “reali”: con il buongiorno al fornaio, le due chiacchere con chi ti prepara il caffè al bar, la carezza a tuo figlio, lo sguardo amorevole a tua madre, la tua presenza a fianco di un amico. Gli esempi sono molteplici, ma perchè ciò avvenga serve la tua presenza fisica e mentale.

Se sei continuamente distratto dalle notifiche di social network e app, pensa che al lavoro questo ti fa diventare meno produttivo ed efficiente, mentre nella vita sociale ti rende assente. Così facendo togli valore a te stesso e agli altri.

Comincia ad usare anche tu la tecnologia in modo più consapevole.

Concediti del tempo da dedicare a te stesso, alla tua famiglia, agli amici, alle tue passioni. Inizia a modificare le tue abitudini condividendole con i tuoi amici, affinché diventino sfida e al tempo stesso patrimonio comune. Sarai sorpreso dell’impatto che può avere nella tua vita un simile cambiamento.

Se vuoi qualche spunto il web è un prezioso strumento formativo e informativo: usalo! Trovi molteplici proposte per favorire la crescita personale, migliorare la comunicazione con gli altri o per avere un rapporto più efficace con i tuoi supporti digitali.

Ad esempio: tacitare le notifiche di social e app, controllare e rispondere alle email solo in orari stabiliti, sono alcuni consigli che Tim Ferriss indica per rendere le giornate più produttive e trovarti con tempo libero da dedicare a te stesso o a ciò che desideri.

Da valore a te stesso e a chi ti circonda.

Pensi anche tu sia possibile usare la tecnologia, senza esserne dipendendenti?

Lascia un tuo commento, non vedo l’ora di leggerlo qui sotto 🙂

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Prenditi una pausa: è ora del digital detox!

detoxSe vuoi sopravvivere alla dipendenza da ogni apparecchio digitale, devi provare il digital detox. Cellulare, tablet e Pc  sono ormai una nostra estensione naturale, siamo sempre connessi ai social network e sembra sia impossibile vivere senza controllare mille volte le email. Hai bisogno anche tu di una pausa?

Prova il digital detox, spegni tutto e prenditi una pausa da tutta la tecnologia che ti circonda e connettiti con te stesso. Vai nella natura, respira profondamente e rinasci carico di energia.

detoxIl mondo digitale è prezioso, ma anche fonte di distrazione da ciò che è essenziale nella tua vita professionale e personale. Il digital detox è, per certi versi, un modo per educarti ad un uso più positivo della tecnologia. Comincia col programmare qualche ora al giorno, una giornata a settimana o addirittura una vacanza vissuta completamente offline e ti sorprenderai dei vantaggi che ne puoi trarre.

Grazie a una passeggiata al parco scopri di respirare meglio, che la tua mente si alleggerisce per diventare poi più creativa e produttiva. Puoi notare che la qualità del sonno migliora come anche la tua postura. I tuoi pensieri sono più chiari, positivi e le relazioni con gli altri più serene.

Nel terzo millennio, il digital detox risponde all’esigenza di molti di riappropriarsi del tempo che i social network monopolizzano, privandolo a se stessi, alla famiglia, alla vita sociale “vera”.

Puoi disintossicarti e quindi vivere offline, mettendo in pratica alcuni semplici accorgimenti come: spegnere ogni dispositivo almeno un’ora prima di andare a dormire, impostare l’out of office della email quando non lavori, meditare, fare yoga, un’attività fisica dolce o leggere.digitalDedicarti del tempo ti consente di guardare in modo più critico la tua attività online, creare delle priorità al fine di ridurre le distrazioni e lavorare in modo più efficiente ed efficace. Limitare le distrazioni digitali significa eliminare tutto ciò che in qualche modo è tossico, ti crea ansia, fastidio come certe pagine o profili. Facendo un po’ di pulizia, sei più focalizzato sul tuo lavoro e vivi meglio.

Il digital detox è già diventato trendy, e non mancano proposte interessanti di vacanze in eremi, abbazie o resort ad hoc in località meravigliose per farti vivere al meglio la tua esperienza disintossicante.

Se vuoi saperne di più ti consiglio il libro di Alessio Carciofi in cui puoi trovare validi consigli per imparare a gestire in modo più equilibrato la tua vita “digital”.

Tu che digital detox scegli?

Prima di andare in pausa 🙂 lasciami un commento, sarò felice di leggerti

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