L’attacco di panico è di diversi tipi, come le ragioni scatenanti. Di certo non è pazzia, bensì un “alert” spesso positivo che chiede un cambiamento. La necessità di rompere gli schemi che ci stanno stretti per esprimerci liberamente.
Spesso di attacco di panico si parla per enfatizzare una situazione che ha provocato una paura improvvisa ed incontrollata. Chi soffre di attacchi di panico sa che però è ben altro.
Quel calore che nasce dietro la nuca e si diffonde nella testa, tanto che ti sembra di svenire. Un’oppressione al petto e la sensazione di non riuscire a respirare. Quella fame d’aria che ti fa impazzire e non trovi pace. Quel formicolio che ti prende il corpo e poi il viso…ecco un attacco di panico in piena regola.
Ti senti impotente, impaurito l’unica cosa a cui riesci a pensare è che vuoi trovare ARIA. Vuoi che questo disagio immenso passi. Vuoi star bene. Ma più di tutto vuoi qualcuno accanto, che ti prenda per mano. Ti manca l’aria, ma vorresti che ti stringesse forte a sé e ti rassicurasse e ritornasse la calma.
Capita di notte quando dormi pacificamente, o almeno così credi e in un attimo sei seduto sul letto, accendi le luci, apri le finestre e la ricerca spasmodica di respirare profondamente comincia.
Ma anche di giorno in mezzo alla gente, in ambienti stretti, piccoli, affollati una sensazione paralizzante che ti travolge in una confusione mentale incontrollabile.
Cosa succede in quei momenti interminabili nella nostra mente? Cosa scatena tutto questo? Non è ben chiaro, la medicina stessa propone varie cause del cosiddetto DAP “Disturbo da Attacco di Panico”, ma nessuna certezza.
Nasce da una forma di paura, intesa come campanello d’allarme ad una situazione di disagio che deve essere sanata. Quella stessa paura che secondo molti Autori ha permesso all’uomo, sin dalla preistoria, di sopravvivere fuggendo all’attacco delle fiere: quindi una paura positiva.
Raffaele Morelli parla del panico come un’esplosione di energia vitale che vuole ricordarti chi sei, vuole che ti riprendi te stesso. Quando ti capita ti senti disorientato, in quei momenti ricorda che il panico è una scossa che viene a scuoterti per farti rinascere.
Non siamo in pericolo, anzi l’attacco di panico è venuto a salvarci. E’ una forma di ribellione agli schemi e agli obblighi che ci diamo o a cui ci adattiamo, ma che in realtà, non rispondono al nostro mondo emotivo e creativo.
L’attacco di panico è una forma di ribellione a una vita che non ci soddisfa e ci costringe in situazioni che ci limitano. Può essere lo stress, dei legami troppo stretti o la perdita di una sicurezza affettiva. Comunque sia, l’attacco di panico ci esorta ad accogliere noi stessi con i nostri desideri, dando spazio a fantasia e a creatività, innamorandorci della vita.
Respiriamo profondamente e ascoltiamo quel che il nostro inconscio ci ha indicato per fare emergere la nostra vera identità in armonia con la nostra natura.
A volte il panico fa ancora capolino nella mia vita, ma ho imparato che devo solo lasciarmi andare. Cadere in me stessa per ritrovarmi e rinascere.
Prova anche tu …